Come scegliere il luogo e le specie più adatte per realizzare un giardino roccioso
Il luogo più appropriato per realizzare un giardino roccioso è una zona in pieno sole e le specie che più si prestano sono le erbacee perenni da fiore, apprezzate per i loro fiori e disponibili in una vastissima gamma di colori e forme.
Se si abita al Nord sono da preferire le specie di origine montana a portamento compatto e di bassa statura, che durante i mesi invernali perdono la parte aerea per poi vegetare con nuovi germogli la primavera successiva. Se si abita nel Centro-Sud invece è consigliabile mettere a dimora specie di origine mediterranea che mantengono il fogliame anche durante la stagione fredda.
Cosa fare prima di mettere a dimora le piante
La buona riuscita di un giardino roccioso dipende dall’esposizione ma anche dal terreno.
Che deve essere ben permeabile. Nel caso abbiate un territorio mediamente drenante, è bene muovere la terra sino s 50-60 cm di profondità, disporre sul fondo uno strato di ghiaia grossolana a cui far seguire 30-35 cm di terriccio misto al 20% di sabbia e ghiaia fine.
Nel caso si abbia un terreno molto argilloso, posizionare a una profondità di 40-50 cm tubi in plastica forati da drenaggio di 10-15 cm di diametro distanti 1.5-2 metri l’uno dall’altro , con una pendenza da 2 a 5 cm per metro di lunghezza avendo cura di riempire gli scavi che li ospitano con ghiaia grossolana o pietrisco. I tubi porteranno l’acqua in eccesso verso la parte più bassa del giardino, o in corrispondenza di un piccolo fossetto di sgrondo.
Questi lavori permettono di ottenere i presupposti per realizzare un giardino roccioso perfetto.
Rocce e sassi – elementi indispensabili per realizzare un giardino rocciosioso
La presenza di questi elementi svolge un ruolo determinante, in quanto essi ricreano, su una limitata superficie ciò che si presenta i natura. Sistemare le rocce e i sassi disponendoli in modo solo apparentemente casuale, ad altezze diverse uno dall’altro in modo che quello superiore risulti arretrato rispetto a quello sottostante: si formeranno così delle “tasche” dove mettere a dimora le piante. Riempire poi le “tasche” di buon terriccio che deve avere uno spessore di almeno 10-15 cm. Una buona miscela è costituita al 30% di terriccio di foglie decomposte, 30% di sabbia di fiume medio-grossa e 10% di torba.
Come disporre le piante e le cure di manutenzione
Al momento della messa a dimora delle piante bisogna tenere conto delle dimensioni che raggiungeranno da adulte per evitare che l’una prevalga sull’altra, soffocandola. Nella parte bassa del giardino si consiglia di mettere le specie a sviluppo più contenuto, in modo che la parte più alta sia occupata da quelle di grandi dimensioni. Sistemare poi le piante a portamento prostrato sulla sommità di rocce e sassi in modo che, crescendo, vi ricadano sopra.
Per quanto riguarda le cure di manutenzione eliminare prontamente le erbe infestanti impiegando utensili a mano come una piccola zappetta o un sarchiello. A febbraio distribuire intorno a ogni pianta un pugno di stallatico essiccato, in polvere o in pellet, con l’aggiunta di un po’ di cornunghia, operazione che dovrà essere seguita da una leggera irrigazione; questa concimazione soddisferà le esigenze nutritive delle piante per l’intera stagione vegetativa.
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